Il bisogno di conoscerlo

“E conoscendo il Signore, proseguiremo a conoscerlo ancora” (Osea 6:3 - Versione Diodati).

L’uomo è stato creato per conoscere, amare e avere comunione con Dio.
La conoscenza del Signore si raggiunge per gradi, non tutta in una volta. L’importante è perseverare, imparare poco alla volta.

1. Dio vuol farsi conoscere
“Egli fece conoscere a Mosè le sue vie e ai figliuoli d’Israele le Sue opere” (Salmo 103:7); “… Egli li salvò per amor del Suo nome, per far conoscere la Sua potenza” (Salmo 106:8); “Egli fa conoscere la Sua Parola a Giacobbe, i Suoi statuti e i Suoi decreti a Israele” (Salmo 147:19); “L’Eterno ha fatto conoscere la Sua salvezza, ha manifestato la Sua giustizia nel cospetto delle nazioni” (Salmo 98:2); “E che v’è mai da replicare se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta longanimità de’ vasi d’ira preparati per la perdizione, e se, per far conoscere le ricchezze della sua gloria verso de’ vasi di misericordia che avea già innanzi preparati per la gloria, li ha anche chiamati (parlo di noi) non soltanto fra i Giudei ma anche di fra i Gentili?” (Romani 9:22-24).

2. Il Salvatore ci indica la via
“Puoi tu scandagliare le profondità di Dio? arrivare a conoscere appieno l’Onnipotente?” (Giobbe 11:7). Quello che è impossibile agli uomini, Iddio lo ha reso possibile attraverso il Suo figliuolo: “ma sappiamo che il Figliuol di Dio è venuto e ci ha dato intendimento per conoscere Colui che è il vero” (1 Giovanni 5:20).
Anche se il nostro progresso è lento, non dobbiamo mai disperare. Oggi Gesù è il nostro Maestro, Egli ha detto: “Nessuno ha mai veduto Iddio; l’unigenito Figliuolo, che è nel seno del Padre, è quel che l’ha fatto conoscere” (Giovanni 1:18); “Io non vi chiamo più servi; perché il servo non sa quel che fa il suo signore; ma voi vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio” (Giovanni 15:15); “Queste cose v’ho dette in similitudini; l’ora viene che non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi farò conoscere il Padre” (Giovanni 16:25).
Il nostro Maestro non si stancherà di noi, per quanto possiamo essere tardi nel comprendere: “Allora Gesù disse loro: O insensati e tardi di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! Non bisognava egli che il Cristo soffrisse queste cose ed entrasse quindi nella sua gloria? E cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo concernevano” (Luca 24:25-27)
Egli è certamente capace! La Sua capacità fa si che noi deboli, insensati, siamo resi capaci di comprendere le Sue grandi verità: “Io ti rendo lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai savî e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli” (Matteo 11:25); “la nostra capacità viene da Dio , che ci ha anche resi capaci di esser ministri…” (2 Corinzi 3:6).
L’opera preziosa del Salvatore, per farci conoscere il Padre, durerà per sempre: “ed io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l’amore del quale tu m’hai amato sia in loro, e io in loro” (Giovanni 17:26).
L’obiettivo sarà certamente raggiunto se, con il cuore, seguiamo la via tracciata dal Salvatore.

Conclusione
Il nostro dovere è di proseguire nella conoscenza. Non dobbiamo conoscere solo questa o quella dottrina in particolare, ma soprattutto Dio stesso, Conoscere il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo, “questa è la vita eterna: che conoscano Te, il solo vero Dio, e colui che Tu hai mandato, Gesù Cristo” (Giovanni 17:3).
Atteniamoci a questo, poiché soltanto così otterremo un’istruzione completa: “Or dunque, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, deh, fammi conoscere le tue vie, ond’io ti conosca e possa trovar grazia agli occhi tuoi” (Esodo 33:13); “O Eterno, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri” (Salmo 25:4); “Il principio della sapienza è il timor dell’Eterno, e conoscere il Santo è intelligenza” (Proverbi 9:10).
Il diletto del Signore è che i semplici possano diventare savi. Certamente questo tornerà a Suo onore e gloria.
Signore grazie, “Tu m’hai fatto conoscere le vie della vita; tu mi riempirai di letizia con la tua presenza” (Atti 2:28).